News Dal Ministero dello Sviluppo Economico

Di seguito do notizia di alcune significative misure attuate a sostegno del mondo imprenditoriale.
E’ stato registrato alla Corte dei Conti, finalmente, il Decreto attuativo del Piano Transizione 4.0 del Ministero dello Sviluppo Economico. Il decreto rende edotti su alcune novità introdotte nella legge di bilancio n° 160 del 27 Dicembre 2019 in materia di incentivi per supportare la competitività del sistema Italia e del Made in Italy.
Il decreto stabilisce ed indica con chiarezza, una volta per tutte, cosa si intenda per ricerca scientifica, ricerca industriale, sviluppo precompetitivo ed innovazione tecnologica. Non apporta modifiche alle aliquote del credito di imposta ribassate rispetto agli anni precedenti di cui possono beneficiare le imprese che investono in ricerca e sviluppo ma è quantomeno definitivo nel chiarire cosa si intenda allorché si svolga attività di R&S. Ci piace riportare che è stato per la prima volta stabilito che i concetti di R&S come quelli di innovazione tecnologica sono mutuati rispettivamente dal Manuale di Frascati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e dal Manuale di Oslo anch’esso dell’OCSE.
Ultima considerazione. Il Decreto Rilancio, ancora al vaglio per la conversione in legge delle Camere, ha modificato le aliquote previste per l’attribuzione del credito di imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo portandole ad un massimo del 45% (dipendentemente dalle dimensioni di impresa), ma solo per le regioni dell’Abruzzo, della Campania, del Molise, della Puglia, della Basilicata, della Calabria, della Sicilia e della Sardegna. Ci auguriamo che le aliquote vengano riportate su valori accettabili anche per le imprese localizzate nelle altre regioni di Italia. Il Covid-19 credo abbia fatto comprendere che un euro investito in ricerca e sviluppo, non solo nel settore sanitario, sia una assicurazione per il futuro nostro e dei nostri figli.

Mercoledì 24 Giugno 2020 il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto che stabilisce i termini e le modalità per la partecipazione al bando che prevede il finanziamento dell’acquisto di macchinari, impianti ed attrezzature innovativi da parte delle imprese localizzate nei territori delle regioni Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. Gli investimenti devono consentire all’impresa di introdurre nel processo produttivo innovazioni tecnologiche e digitali, nella logica dell’industria 4.0, al fine di rendere l’impresa più efficiente e flessibile. Diciamo subito che il gestore individuato dal Ministero per accogliere e valutare le domande è Invitalia. Lo stanziamento messo a disposizione del bando è abbastanza significativo: sono disponibili complessivamente ben 265 milioni di euro. E’ stata prevista l’apertura di due finestre temporali per poter presentare la domanda di finanziamento: la prima si apre il 23 Luglio per poter compilare le domande mentre l’invio vero e proprio è consentito dalle ore 10.00 del 30 Luglio 2020. Questa finestra vede la disponibilità finanziaria di risorse pari al 50% dello stanziamento effettuato.
I programmi di investimento ammessi devono prevedere spese non inferiori a 400.000 euro e non superiori a 3.000.000 di euro. Le agevolazioni concesse sono rappresentate da un mix di contributi in conto impianti e finanziamenti fino alla concorrenza di una percentuale nominale non superiore al 75% delle spese ammissibili. Nel dettaglio le agevolazioni sono erogate in maniera articolata secondo la dimensione dell’impresa:
- alle imprese di micro e piccola dimensione spetta un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
- alle imprese di media dimensione spetta un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%.
Il finanziamento agevolato, non assistito da garanzie particolari, deve essere restituito in sette anni a far data dall’erogazione dell’ultima quota.
In ultimo preciso che non è stata ancora pubblicata la data di apertura della seconda finestra per la presentazione delle domande.
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