10 Occupazioni per il Futuro

Stamane ho letto un interessante articolo su Business Insider che descrive con dovizia di particolari quelle professioni che individua in forte crescita da qui al 2028. L’occhio, in questo caso, guarda soprattutto al mercato del lavoro statunitense, ma è utile anche per noi della vecchia Europa dove, spesso, viviamo ed agiamo influenzati dalle abitudini e dalle tendenze che provengono d’Oltre Oceano.

Prima di fornirvi l’elenco delle dieci professioni elencate mi piace segnalarvi che le occupazioni professionali in esso riportate possono, in alcuni casi, essere svolte anche da casa o, comunque, essere pianificate, al di fuori, quindi, degli schemi ancora troppo rigidi esistenti nel mercato del lavoro, soprattutto quello italiano.

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Quindi, dal decimo posto sino al primo troviamo rispettivamente: gli insegnanti di specialità sanitarie post-secondarie; gli sviluppatori di software di app; gli analisti della ricerca operativa; i matematici; i consulenti genetici; i logopedisti; gli infermieri specializzati; gli statistici; gli assistenti medici; gli analisti della sicurezza informatica.

Alla base di tutte le professioni ci sono studi scientifici e l’area della medicina e quella matematico-statistica la fanno da padroni, con un corollario di informatica. Benché lo studio svolto da Flex Jobs, una società che gestisce un sito per lavoro da remoto, abbia utilizzato i dati del Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti per stabilire quali siano i lavori flessibili più richiesti, ritengo che la conclusione che si debba trarne, guardando al mercato del lavoro flessibile nazionale, sia quella di tener in seria considerazione anche per noi la classifica stilata.

Per quanto riguarda l’area medica è degli ultimi tempi la evidenza della carenza del personale medico e paramedico del sistema sanitario nazionale e la correlata presa di coscienza, finalmente, da parte delle autorità del problema. Si auspica, pertanto, che vengano adottate azioni che contrastino e superino la attuale rigidità nell’accesso alla istruzione necessaria per qualificarsi quali medici o infermieri specializzati. Resta, comunque, la consapevolezza che sicuramente nei prossimi anni il mercato del lavoro nella sanità crescerà e, quindi, con essa la capacità di offerta di lavoro da parte dei nostri giovani.

Sul fronte delle discipline matematico-statistiche e informatiche si conviene che in Europa e, quindi, anche in Italia si stanno perseguendo politiche che incentivano lo sviluppo delle cosiddette SMART SPECIALISATION STRATEGY 3. Cosa è la Strategia di Specializzazione Intelligente: è uno strumento, adottato in tutto il continente europeo, per migliorare l’efficacia dell’intervento pubblico per favorire lo sviluppo e la crescita della ricerca e dell’innovazione. Ogni Stato e, a sua volta, ogni Regione declina in programmi pluriennali gli obiettivi da raggiungere e gli ambiti produttivi da interessare a seconda delle vocazioni e delle specializzazioni produttive presenti sul proprio territorio. Generalmente l’ICT, le nuove tecnologie, le scienze della vita, la sicurezza, sono presenti nei dossier redatti dai vari organismi regionali e nazionali. Ciò determina la certezza che le figure professionali indicate nella lista sopra riportata sono coerenti con le politiche strategiche di sviluppo economico individuate qui da noi. Pertanto, indirizzare gli studi verso le discipline matematico-statistiche ed io, aggiungerei, anche quelle del comparto biomedico e chimico è probabilmente una scelta vincente e garante di un futuro lavorativo certo.

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