Internazionalizzazione: Food e Fashion ai vertici delle nuove aperture all’estero

ecco come cresce il made in italy all'estero

Cibo e Moda questi i due settori che più di tutti si lanciano sui mercati di tutto il mondo,

secondo il Sole 24 ore che riporta i dati dell’Osservatorio di Confimpresa Estero sono ben 365 le nuove aperture del Made in Italy oltre confine.

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In particolare sorpassa a gran velocità il fashion sul food, ma tiene bene anche il settore immobiliare. I paesi più gettonati per le nuove filiali sono Francia e Spagna, subito dopo c’è l’Est Europa.  Ad esempio Camomilla Italia ha messo in cantiere due nuove aperture negli Emirati Arabi, mentre altri marchi della ristorazione come Piadineria e Old Wild West  puntano alla Francia. Altro marchio da poco acquisito da Unilever, Grom, una catena di gelateria artigianali di qualità ha scelto mercati come Cina, Shangai, Lione. Mentre Cioccolati Italiani viaggia verso Spagna e Regno Unito. Insomma davvero molte le insegne che strizzano l’occhio ad altri paesi ed aprono nuove sedi, filiali o punti nei vicini mercati europei e non solo. Altri Marchi importanti stanno tracciando nuovi percorsi all’estero, come ad esempio Thun ed Erbolario. Infine il Mercato immobiliare con Tecnocasa si espande in misura considerevole, ben 110 le nuove aperture previste, di cui 89 in Spagna e le restanti in Messico. Dati che fanno riflettere e sono esempio per molte altre aziende piccole, medie e grandi che volano oltralpe forse in cerca di nuovi orizzonti, ma probabilmente sperando anche di trovare mercati più floridi e che apprezzino l’arte del Made in Italy capace di ammaliare popoli di tutto il mondo, grazie alla qualità e all’eccellenza.

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