L’Impresa che cresce in Campania

Convegno di Confederimprese a Marcianise
Si è svolto Venerdì 5 Aprile il Convengo dal Titolo “ Legalità, volano per lo sviluppo economico: l’impegno di politica e istituzioni” a Marcianise all’interno del Complesso Oromare, organizzato da Confederimprese e dal Sindacato di Polizia, un plauso speciale al Presidente dell’Associazione Dottor Luca Silvestrone per aver pensato e coordinato questo interessante e importante evento.
Una grandissima partecipazione e tanti illustri relatori che hanno lanciato un segnale forte e chiaro sul desiderio di questa comunità di riguadagnare un’immagine nuova basata sul lavoro, sulle eccellenze del territorio e sulla volontà di crescere in un’ottica di modernizzazione. Presenti tutte le maggiori istituzioni, le rappresentanze e i sindacati, insieme per fare la differenza.
Ad aprire i lavori il Sindaco di Marcianise Antonello Velardi che esordisce così “Sposo volentieri questa iniziativa. In questi territori bisogna farsi perdonare molto, anni di inerzia, connivenze, paure, convenienze. Eppure la condotta dei singoli dall’ errore ha portato anche un cambiamento. Un cambiamento vero e percepibile, basta guardare quest’auditorium per capirlo. Perché per funzionare il cambiamento deve essere condiviso. Il problema lo risolvono tutti. Oggi l’obiettivo è creare per le future generazioni le condizioni per restare in questo luogo. Un luogo che è ricco di tipicità ed eccellenze e che deve diventare simbolo di modernità. Ognuno di noi è parte di un sistema e con l’ aiuto di tutti col sostegno delle forze dell’ ordine e non solo si può cambiare e migliorare”.
Dalle parole di questo Sindaco forte, pragmatico, si evince un desiderio viscerale di rilanciare la città e tutta la zona, di renderla nota per le sue peculiarità positive. Un’idea che porta avanti con energia e coraggio.
A seguire l’intervento del Questore di Caserta Antonio Borrelli: “Convegni sulla legalità se ne fanno tanti, ma la differenza in questo è il titolo –legalità come Volano per lo sviluppo- un titolo che tocca noi tutti poliziotti. Questa è una comunità che ha bisogno di legalità non solo per vivere serenamente e liberamente, ma anche e soprattutto per lavorare onestamente e crescere, farsi conoscere, apprezzare e attirare investimenti”. Anche il Questore esprime un sentimento delicato come quello delle Forze dell’Ordine e lascia passare un messaggio positivo, dato proprio da coloro che ogni giorno lottano per ottenere il rispetto della legge e proteggere i cittadini dall’aggressione della criminalità organizzata.

E prosegue Donato Capuano, Presidente Sindacato Polizia Caserta: “ Ringraziamenti particolari vanno a Luca Silvestrone e alle autorità in sala. Purtroppo ovunque ci conoscono come Terra dei Fuochi, per i numerosi incendi di immondizia continuamente accesi in queste zone. E non è giusto aver meritato un nome del genere, che ci etichetta per una condotta negativa e non permette al buono che esiste di venir apprezzato, riprendendo il titolo del convegno -Legalità come Volano per lo Sviluppo-, io penso che nell’ economia di un paese il volano è l’ input dello sviluppo economico. E noi abbiamo mezzi, risorse e volontà per emergere nell’economia nazionale e non solo, ma dobbiamo confrontarci con obiettive difficoltà radicate sul territorio. Oggi abbiamo anche la fortuna di avere in sala una rappresentanza della scuola, vedo dei ragazzi qui seduti e questo mi offre lo spunto per aggiungere delle considerazioni. La scuola è un luogo fondamentale, bisogna tornare a spiegare ai nostri giovani i valori della costituzione e della bandiera italiana. La scuola va rispettata, perché può fare molto per correggere la cultura dell’errore e dell’illegalità, intervenendo sulle menti dei nostri giovani che hanno bisogno di seguire esempi corretti.
Qua abbiamo zone che da ghetti potrebbero essere fiori all’ occhiello dell’Italia. Ma le lasciamo a morire. Questo perché non c’è sicurezza. Perciò dobbiamo intervenire sulla sicurezza, prima ancora che sulla legalità. E faccio appello alle istituzioni presenti, perché la sicurezza sia rafforzata. Solo così possiamo garantire una crescita e un’opportunità a questa meravigliosa terra”. Anche quest’intervento è particolarmente accorato, perché lancia un grido d’aiuto allo Stato, affinché intensifichi i Presidi di Sicurezza. A continuare dibattito il Presidente di Confederimprese “mente” di questo Convegno, il Dottor Luca Silvestrone che ha parlato con estrema intelligenza, trattando il tema della Legalità in modo davvero significativo, essendo persona che sta vivendo il territorio da poco tempo e provenendo dal Nord, realtà molto diversa da quella del Casertano. “Noi, come associazione Confederimprese, crediamo in questo territorio, ma dobbiamo crederci insieme. La criminalità continua a radicarsi sul territorio, perché c’è un tessuto che la sostiene. La legalità e la sicurezza invece sono condizioni imprescindibili per smantellare questo tessuto. Politica, associazioni, istituzioni imprenditori e cittadini devono unirsi.
Noi dobbiamo partire da casa nostra per risolvere la situazione. Spesso si combatte con un’amministrazione inefficiente che alimenta il fenomeno della corruzione per velocizzare le pratiche.
E invece ci vuole collaborazione.

Questo è un territorio ricco di persone oneste che faticano il doppio per ottenere un risultato dignitoso. Qua c’è un problema di cultura che va cambiata. Va affermata una cultura della legalità. Partiamo da noi e dalle piccole cose, denunciamo l’ illegalità, non agiamo scorrettamente.
Viva il Sud, la Campania e le Forze dell’ Ordine”. E a questo punto arriva anche il
Prefetto di Caserta il Dottor Raffaele Ruberto a cui viene ceduta la parola: “ Esordisco dicendo che non c’è sviluppo senza legalità. La legalità conviene. E ora spiego anche il perché, lo scopo delle imprese è massimizzare il profitto e qua c’ è ricchezza di risorse. Vivere nella legalità consente alle imprese di sfruttare le ricchezze del territorio senza difficoltà. Ebbene io sono stato prefetto in altre zone d’Italia, più prospere, ma con una mafia di radicamento diverso, sotterraneo. Perché le mafie non sono solo camorra, le mafie sono tutte quelle che rispondono ai requisiti di associazione a delinquere di stampo mafioso. Ci sono imprenditori in difficoltà che ricevono offerte di capitali freschi, a cui sembra una manna dal cielo e invece quello è l’ abbraccio mortale. Perché facendo entrare questa gente in società, ci si ritrova poi sotto ricatto e costretti a cedere la propria attività pur di non essere schiacciato. E poi c’è anche chi non accetta questo ricatto, ma si confronta con un mercato alterato con imprese che non falliscono mai e che lo mettono in ginocchio. La Campania ha dei positivi primati. Ci sono talenti che devono essere favoriti. La prima difesa sociale viene dal cittadino che collabora, che denuncia.

Ci vuole coraggio civico per reagire. Queste occasioni di incontro spero siano foriere di nuove sinergie”. A questa parole segue uno scrosciante applauso, la platea è toccata da questo discorso così carico di senso e di valore. In seguito il Prefetto ha consegnato un premio ad una giovane studentessa della Scuola Media, presidio della legalità, di Macerata Campania, Miriam Musone, la quale per l’occasione ha letto un pensiero rivolto alle istituzioni e ai giovani, come lei che vogliono cambiare in meglio la società. Di seguito gli interventi dell’ Onorevole Nicola Caputo. Europarlamentare, del Senatore Iannone, di Annibale Falco Presidente Nazionale, Sdp e infine la struggente testimonianza di Massimiliano Noviello, figlio Domenico Noviello, vittima della criminalità organizzata, presidente onorario di Fai Campania, che ha raccontato la sua drammatica esperienza: “Sono oltre 1000 le vittime della criminalità organizzata. In comune hanno il senso di isolamento. Io con l’esperienza fatta sulla pelle di mio padre quando denunciammo la richiesta di estorsione, so di cosa parlo. All’epoca, nel 2001, mio padre ricevette una richiesta di pizzo, cui volle subito ribellarsi, denunciando, e grazie alla sua/nostra collaborazione partecipammo attivamente persino all’arresto di questi delinquenti. Lui non poteva accettare il ricatto di un sistema corrotto, non si è arreso a questa realtà così marcia e non ha avuto nessuna esitazione nel denunciare. Eppure a distanza di 7 anni nel 2008 è stato assassinato con ben 20 colpi di pistola, 10 persone hanno partecipato all’omicidio, perché doveva essere un monito per tutti gli altri. Sì, perché quello che non accettano questi individui è la denuncia, difficilmente uccidono un imprenditore, perché per loro è più importante che viva, magari lo fanno fallire, danneggiano l’azienda, lo portano all’isolamento ecc, ma difficilmente lo ammazzano. Mio padre, però, aveva fatto una cosa inaccettabile per loro, si era ribellato al sistema, si era rifiutato di pagare mentre per la camorra è importante che tutti paghino, per mantenere stretta la rete.”
Si conclude così una giornata carica di emozioni, interventi, testimonianze e momenti toccanti. Un’occasione di dialogo e confronto tra imprenditori, istituzioni, politica e associazioni che si sono lasciati con la promessa di organizzare altri eventi, altri dibattiti, altre conferenze su questo tema per far capire a tutti che la Campania è una realtà fatta di brave persone, imprese con tanto da offrire e giovani volenterosi di cambiare il destino di questa terra rigogliosa e piagata dalla criminalità. Insieme con un unico fine: dire basta alla criminalità!
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