Finanziamenti Statali

finanziamenti di stato alle imprese

Cosa sono e chi può accedervi

La seguente disamina non ha la pretesa di spiegare per filo e per segno il complesso mondo del finanziamento pubblico alle attività di impresa, in qualsiasi forma esse si esplichino, che i vari organismi pubblici erogano; vuole semplicemente illustrare le macro linee di finanziamento che esistono in Italia divise per settori merceologici, per tipologia, per beneficiari, escludendo quelle che vengono gestite direttamente dalla Unione Europea.

Nel corso degli anni abbiamo assistito ad un cambiamento profondo del mondo imprenditoriale, della vocazione che lo ha da sempre pervaso. L’industria manifatturiera italiana, piuttosto piccola come dimensioni e struttura rispetto quella esistente nell’occidente industrializzato, ma spina dorsale dell’economia, ha dovuto adeguarsi ai cambiamenti epocali che hanno scosso l’economia mondiale. In pratica i bisogni principali degli imprenditori si sono focalizzati sulla necessità di avere risorse per sostenere  processi innovativi, che riguardassero sia i cicli produttivi sia l’ideazione e realizzazione di nuovi prodotti.

Lo Stato, quindi, ha ideato programmi di finanziamento che hanno tenuto conto della variazione del panorama produttivo mondiale e della corrispondente situazione delle imprese italiane. Ha realizzato misure di intervento che riguardano tutti i settori merceologici, tranne quelli che riguardano attività che, benché ammesse e legali, non sono ritenute, a vario titolo, finanziabili, quali ad esempio il gioco d’azzardo, la produzione di armi, etc..

Settori finanziati dallo Stato

In  particolare i finanziamenti sono stati indirizzati verso il sostegno della ricerca e dell’innovazione, seguendo le indicazioni concordate con l’Unione Europea dettate dalle politiche di coesione stabilite tra gli stati membri.; i settori privilegiati riguardano l’energia, l’ambiente, il turismo, le scienze della vita, il patrimonio culturale e le tecnologie della cultura. Evidentemente, poi, ogni regione ha integrato i settori con quelli che caratterizzano il proprio panorama imprenditoriale.

Particolare attenzione è stata rivolta al sostegno dell’iniziativa imprenditoriale dei giovani e delle donne, prevedendo finanziamenti e agevolazioni che favorissero la costituzione di start up innovative, in tutti i campi, con una particolare attenzione al meridione di Italia; non è stato fatto, però, l’errore commesso in passato con la tanto bistrattata Cassa per il Mezzogiorno, che diventò nel corso degli anni una struttura di distribuzione a pioggia di ingenti risorse finanziarie, seguendo logiche che non seguivano più quelle del merito e dell’opportunità.

Strumenti Finanziari e Intervento delle Regioni

Il problema della sottocapitalizzazione delle aziende e la mancanza cronica di investitori privati come finanziatori dello sviluppo imprenditoriale è stato affrontato mediante la creazione di strumenti finanziari, gestiti principalmente dalla regioni, che prevedono la partecipazione degli enti pubblici al capitale sociale secondo lo spirito dei fondi di venture capital, tanto diffusi nelle economie anglosassoni. In Italia, purtroppo, il sistema bancario si è sempre distinto per essere particolarmente parsimonioso, se non addirittura assente, nel creare strutture parallele e prodotti che potessero sostenere finanziariamente le imprese. L’intervento delle banche, bisogna dire anche frenato dalla legislazione vigente, si è quasi sempre risolto nell’erogazione di finanziamenti ordinari supportati da più che adeguate garanzie reali. Pertanto, per agevolare l’accesso al credito, lo Stato ha costituito  un Fondo di Garanzia che interviene garantendo, secondo percentuali molto elevate, dal 50 all’80 per cento, i prestiti che le banche erogano alle imprese. Si è rivelato un prodotto molto utile per gli imprenditori che hanno, in tal modo, potuto usufruire di linee di credito  importanti anche in mancanza di garanzie personali adeguate; oltretutto ottenendo tassi di interessi particolarmente competitivi.

Chi vuole approcciare il mondo del finanziamento pubblico deve avere la capacità di districarsi in un universo abbastanza complicato, dove la burocrazia assume un ruolo predominante, permeando di se, con tutte le complicanze e le procedure del caso, le procedure e l’accesso ai finanziamenti. Il consiglio che mi sento di darvi è quello di individuare un consulente comprovato, di seguirlo pedissequamente e di stabilire con esso accordi chiari. Soprattutto abbiate la capacità di programmare le strategie  aziendali così da poter gestire per tempo, senza affanni, le ricerche degli strumenti finanziari che più si adattano alle vostre esigenze.

Massimo De Fusco  

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