Decreto Cura Italia: novità e modalità di accesso al Bonus di 600 Euro

A Chi Spetta, come presentare la Domanda e quando
Continuo con il segnalarvi opportunità e procedure per l’accesso ai benefici che il primo decreto di natura finanziario, emesso dal governo per fronteggiare la crisi sanitaria ed economica dovuta al COVID – 19, ha messo in piedi. Dal 1 Aprile, e non è un pesce d’Aprile ma nemmeno la gallina dalle uova d’oro, sarà possibile alle partita Iva richiedere un bonus di euro 600. Ma quali sono le partita iva che possono richiederlo? Come sempre l’Italia è il paese delle differenziazioni, dei distinguo, del si …ma, e così via. Il principio di base è che il contributo è personale e non attribuibile ad altri soggetti giuridici.
Accedono sicuramente i liberi professionisti, i commercianti, gli artigiani, i coltivatori diretti, i coloni ed i mezzadri, i lavoratori dipendenti stagionali dei settori turistico e termale che abbiano cessato il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 ed il 17 marzo 2020, i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori dello spettacolo, purchè iscritti al Fondo Pensioni dello spettacolo e con tutta una serie di requisiti, i lavoratori agricoli, anch’essi con alcune condizioni, i collaboratori sportivi.
E’ notizia di questi giorni che possono richiedere il bonus da 600 euro anche i soci delle società di persone e di capitali, iscritte alle gestioni INPS, come dichiarato dal Ministero delle Finanze nelle faq presenti sul sito istituzionale.
La procedura prevede che la domanda venga presentata telematicamente all’INPS mediante l’utilizzo delle credenziali in possesso dagli utenti. Per chi non avesse il PIN è stato stabilito e comunicato dallo stesso istituto con il messaggio n. 1381 del 26 marzo 2020 che si consente ai cittadini di compilare e inviare le specifiche domande di servizio, previo inserimento della sola prima parte del PIN, ricevuto via SMS o e-mail, dopo averlo richiesto tramite portale o Contact Center. E’una importante semplificazione che si è resa necessaria per poter consentire a tutti di presentare la domanda di contributo appena possibile senza caricare gli uffici di adempimenti che avrebbero portato via tantissimo tempo.
Evidentemente sono esclusi dal bonus in questione i titolari di partita iva che non rientrano nella casistica sopra riportata, tra cui spiccano gli agenti ed i rappresentanti di commercio. Si tratta di ben 230.000 soggetti ai quali si dovranno aggiungere anche altre categorie. Numeri importanti che fanno credere che lo stanziamento di 300 milioni di euro per la costituzione del relativo Fondo per il reddito di ultima istanza non sia sufficiente a garantire a tutti un bonus di 600 euro. Devo anche comunicarvi che ho notizia di molti condizionamenti e requisiti che verranno richiesti per poter accedere al Fondo e che tutto è rimandato ad un decreto attuativo che sarà reso disponibile a giorni.
Spero che la burocrazia non svolga anche in questo caso il deprecabile ruolo di dispensatrice di ostacoli e trappole, come, per rimanere in tema, un pericolosissimo virus che circola nella macchina dello stato. Per una volta mi auguro che si proceda con estrema velocità e snellimento nel definire i tempi e le modalità di accesso ai benefici. Pochi, per la verità, ma comunque, visti i tempi, meglio di nulla.
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