FRI – Tur ovvero il fondo rotativo per le imprese del comparto turistico

Dal 1 Marzo 2023 e fino al 31 Marzo 2023 è possibile presentare telematicamente a INVITALIA S.p.A., l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa, una richiesta di finanziamento per investimenti  di riqualificazione energetica, di qualificazione antisismica, di eliminazione delle barriere architettoniche, di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri, di realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali),  di digitalizzazione e, infine, di acquisto o rinnovo di arredi.

I soggetti che possono beneficiare degli incentivi previsti dal FRI – TUR sono alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici, parchi tematici, inclusi quelli faunistici ed acquatici, presenti su tutto il territorio nazionale.

L’investimento, che può riguardare una o più unità dell’impresa richiedente il finanziamento, deve essere di importo non inferiore a €. 500.000,00 e non superiore a €. 10.000.000,00. L’investimento deve concludersi entro il 31 Dicembre 2025.

Le agevolazioni previste prevedono un contributo diretto alla spesa ed un finanziamento agevolato.

Il contributo diretto alla spesa deve essere inteso come un contributo in conto capitale (fondo perduto) che non può superare il 35% dei costi e delle spese ammissibili. La percentuale di contributo concessa dipende dalle aree di localizzazione delle unità oggetto dell’investimento. Le regioni del Sud (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) godono di percentuali maggiori rispetto alle altre regioni d’Italia.

Per quanto riguarda il finanziamento agevolato, esso è concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.

Da sottolineare con particolare attenzione è l’obbligatorietà di ottenere, da parte del soggetto richiedente, un finanziamento, questa volta bancario, di pari importo e durata a quello concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti. Inoltre, cosa forse ancora più rilevante, in sede di presentazione della domanda deve essere prodotta ed allegata ad essa una delibera di un istituto di credito, tra quelli convenzionati, che conceda il finanziamento richiesto. E’ questo il passaggio più importante da considerare nel valutare se procedere con la stesura di una domanda di finanziamento a valere sul FRI – TUR. Si deve sapere se la propria capacità finanziaria è coerente con l’investimento che ci si accinge a sottomettere ad istruttoria.

Infine, si precisa che la somma degli incentivi (contributo diretto alla spesa + finanziamento agevolato + finanziamento bancario) non può superare l’ammontare dell’investimento previsto.

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